La seconda nascita

La seconda nascita, Vallecchi, Firenze, 1958

Riproduciamo la scheda bibliografica preparata dalla casa editrice Vallecchi al momento della pubblicazione del libro.

 

LA SECONDA NASCITA

di GIOVANNI PAPINI

Finito di stampare il 30 novembre 1958

pagine 348 - formato 12,4 x 18,7 - peso gr. 400 - prezzo L. 1300

Collezione di letteratura contemporanea, serie narrativa

Papini lavorò a quest'opera, come ci indicano i taccuini, nel 1923. Tre capitoli vennero stesi in tre  giorni consecutivi dal 26 al 28 marzo, a Firenze; tutti gli altri fra il 29 settembre e il 5 novembre, a Bulciano. In quel tempo Papini non teneva ancora un vero e proprio diario, come farà più tardi: non abbiamo quindi notizie esplicite su ciò che pensava di quest'opera. Né mai ne parlò, nemmeno più tardi. E' chiaro, peraltro, che La seconda nascita avrebbe dovuto costituire una sorta di ideale proseguimento di Un uomo finito (anche le somiglianze di stesura sono evidenti). Se quello era il romanzo autobiografico della gioventù, la narrazione di un'esperienza umana e intellettuale rimasta, per così dire, drammaticamente interrotta, questo è il romanzo autobiografico della maturità, dove quell'esperienza trova il suo compimento nella pace consapevole della verità cristiana. E' il libro, dunque, della conversione: a queste pagine Papini volle affidare il segreto di quello che resta il dato più rilevante (e più deformato) del suo itinerario spirituale. Esse costituiscono perciò un elemento essenziale per l'esatta conoscenza dell'uomo. Non solo dell'uomo, ma anche del poeta: che ha consegnato qui alcune delle sue più alte e splendide testimonianze. Poiché La seconda nascita, nella sua umiltà di tono, nella sua lievitante sostanza umana, nel suo procedere per allusioni discrete, per riferimenti suggeriti più che apertamente dichiarati, nella potenza liricamente creativa di certi suoi momenti, sembra destinata a collocarsi accanto a Un uomo finito non soltanto idealmente ma concretamente: come una tra le più belle, tra le più valide, tra le più sicure opere di Papini.

Il manoscritto si presentava perfettamente ordinato, senza lacune, con i capitoli scritti per primi a Firenze inseriti a un certo punto. Anche l'ordinamento era già chiaramente definito: si è trovato, fra le carte di Papini, un indice autografo, integralmente conforme all'ordine dei capitoli manoscritti.

Una Presentazione premessa al testo dà ragione di tutto ciò al lettore e indica i dati di fatto disponibili per poter rispondere alla domanda: perchè Papini non pubblicò mai quest'opera?

 

 

 


 

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